Storia dei Cellulari
Il primo cellulare fu una creazione di Martin Cooper della società di elettronica Motorola; risale al 1973 il momento in cui quest'ultimo effettuò la prima telefonata mobile con un Motorola Dyna - Tac: un apparecchio mai messo in commercio, senza display, dal quale si poteva unicamente comporre il numero di telefono ed effettuare una semplice conversazione; pensate che per ricaricarsi impiegava ben dieci ore.
Dagli anni Ottanta in avanti si segnò una svolta nel mondo della telefonia grazie ai cellulari di prima generazione (1G) che impiegavano una tecnologia analogica e consentivano il trasferimento dei suoni delle voci di ciascun utente.
Qualche anno più tardi il mercato lasciò spazio a telefoni più avanzati che prevedevano l'uso della tecnologia digitale, convertendo i dati vocali in flussi digitali (bit).
Si tratta di apparecchi di seconda generazione (2G), quelli tuttora in commercio con il sistema GSM (Global System Mobile).
Via via che la tecnologia avanzava, i cellulari si evolvevano di pari passo sfociando nel telefono di terza generazione (3G, ovvero digitali a banda larga) con standard come UMTS che consente di videochiamare e vedere la televisione dal proprio telefonino.
Ad oggi i marchi di elettronica offrono apparecchi di tutti i tipi, da software più o meno potenti, dotati anche di tecnologia Bluetooth che consente uno scambio veloce di file multimediali.